Elementi del tema astrologico di nascita. Gli aspetti

Tema natale astrologico gli aspetti

Entriamo nel dettaglio degli elementi del tema astrologico di nascita e analizziamo gli aspetti. La complessità del tema natale è nota anche a chi non è avvezzo a questi strumenti e voglio spiegarti meglio i singoli componenti così da chiarire meglio le idee.

In questo articolo analizzeremo il tema degli aspetti che sono un aspetto fondamentale di tutto l’esame della mappa.

Ti ricordo che il tema natale astrologico è una mappa che rappresenta un potenziale da raggiungere, e gli aspetti segnalano i blocchi che incontreremo durante il cammino dell’incarnazione per raggiungere i nostri obiettivi. È chiara quindi la loro importanza e anche la complicazione che portano nell’analisi.

Cosa è un aspetto astrologico?

Tecnicamente gli aspetti sono relazioni “matematiche” tra i pianeti. In particolare, dal punto di vista della mappa, è la distanza angolare che viene a formarsi tra due pianeti. Nello specifico ogni pianeta è posto in uno specifico grado dei trenta del segno zodiacale dove è posto e primi.

Ad esempio se ho Sole in Leone a 10°20″ (10 gradi e 20 primi) e una Luna in Acquario a 12°35″ (12 gradi e 35 primi) vuol dire che questi due pianeti sono in relazione tra loro. In particolare sono in opposizione perché la distanza tra loro è nei 180°. Nel caso specifico si evince anche dall’opposizione naturale tra i due segni zodiacali.

Inoltre si considera, rispetto alla distanza angolare al grado (che ci sarebbe stata se entrambi fossero stati a 10° o a 12°), quanta distanza c’è tra il grado ideale e il grado effettivo (e nel caso specifico abbiamo una differenza di 2°), distanza che viene chiamata orbe.

Questi due elementi, distanza angolare e orbe, definiscono la potenza dell’aspetto, dove per potenza intendiamo proprio quanto impatterà sull’esperienza dell’incarnazione.

Quali aspetti sono presenti in un tema natale astrologico?

Le distanze angolari che possiamo trovare in un tema natale sono molte, ma nell’astrologia quantistica utilizziamo i seguenti aspetti, in grado crescente di distanza, partendo da 0° della congiunzione, passando per semisestile, sestile quadrato, trigono, quiconce, per arrivare ai 180° dell’opposizione.

Ognuno di questi aspetti, proprio in virtù della particolare distanza angolare, esprime una modalità particolare di blocco. L’argomento è complesso e ben trattato in vari libri.

In questa sede tratteremo soltanto la differenza fra aspetti statici e dinamici.

Una premessa importante a questo argomento è il modo in cui il processo evolutivo si snoda nell’incarnazione in questa dimensione.

Per questo approfondimento vai al link in fondo alla pagina.

Aspetti statici e dinamici

Tornando alla differenza tra aspetti statici e dinamici, evitiamo di chiamarli positivi e negativi, perché questo diventa un giudizio e ci separa istintivamente da parti di noi.

Gli aspetti statici sono la congiunzione, il semisestile, il sestile e il trigono. Gli aspetti dinamici sono la quadratura, il quiconce e l’opposizione.

Il conflitto si evidenzia negli aspetti dinamici, nel senso che generano esperienze di contrasto su diversi livelli, a seconda della natura dei pianeti coinvolti. Sono gli aspetti più difficili nel tempo di caduta, perché realizzano blocchi, paure, esperienze pregresse che ci condizionano e rendono anche difficile il successivo processo di riunificazione.

Gli aspetti statici sono più favorevoli, nel senso che generano esperienze piacevoli su diversi livelli, anche qui secondo la natura energetica dei pianeti coinvolti. Tant’è che aspetti statici fra energie di per sé incompatibili (ad esempio un aspetto Luna/Saturno) si trasformano in aspetti implicitamente dinamici.

Come utilizzare gli aspetti?

L’utilità degli aspetti può essere analizzata, rispetto all’esperienza, in via preventiva o successiva.

In via successiva, gli aspetti ci aiutano ad accendere una luce di comprensione sulle nostre esperienze. Ad integrarle, trovando un senso rispetto al progetto dell’Anima. Questa maggiore comprensione ci aiuta a comprendere l’esperienza ad un livello più profondo e meno reattivo e ad aiutarci a leggere il blocco sottostante in una maggiore apertura.

In via preventiva, dato l’assunto che sotto l’aspetto ci sono dei blocchi da risolvere, è possibili fare delle ipotesi di lavoro mettendo insieme l’esperienza già vissuta, la parte consapevole e l’ipotesi energetica sottostante.

Questo attiverà un osservatore sempre più focalizzato e funzionale, con notevoli vantaggi dal punto di vista dell’utilizzo dell’esperienza.

Stefania Paradiso

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