Stasera Giove e Venere sono congiunti nel cielo di Marzo. Il bacio tra Giove e Venere ci porta un messaggio dal cielo.
Non si può fare a meno di guardarli, tanto sono belli.
Giove, ci parla dell’Amore, nella sua qualità animica. La fede che ci guida verso un orizzonte che, spesso, alla luce di ciò che viviamo ci sembra lontano e irragiunbile. Eppure lui, maestoso e imperturbabile, ci ricorda con quel suo grande occhio che lo Spirito non ci molla mai. Che siamo sempre sotto il suo attento sguardo. Di padre premuroso o giudicante a seconda del grado della nostra coscienza personale.
Venere ci parla dell’Amore, nella sua qualità personale. La capacità e il desiderio della relazione con l’altro. L’Amore come apertura del cuore in grado di sostenere l’entrata dell’altro e la possibilità di condividere il nostro spazio intimo, nella consapevolezza che l’isolamento è un retaggio del nostro corpo animale. Necessario ad un sano bilanciamento, ma contrario al bisogno di unione che è alla base del nostro percorso di evoluzione.
Stasera la loro congiunzione, il loro dialogo sull’Amore, coinvolge anche il Sole in Pesci, luogo dell’Amore incondizionato dello Spirito. È una festa, un’unione sacra. Con una dolce Luna in Cancro che inonda tutto di tenerezza e dolcezza.
Era nuvolo oggi, ma il cielo si è aperto per mostrarci la loro unione.
L’Amore
Due pianeti per i quali la parola Amore è centrale. L’energia dell’Ariete nella quale transitano, li colora di passione, di entusiasmo, di desiderio. Di quel cor-aggio necessario per superare la paura dell’ignoto che ogni atto d’amore porta con sé. Quando ci apriamo all’amore, ci apriamo alla vulnerabilità. Senza il desiderio di Venere e la fiducia di Giove non saremmo in grado di superare le paure.
Quello che vediamo in cielo, equivale ad un messaggio scritto dalle stelle, per noi, che siamo quaggiù.
Desiderio e fede. Due parole che dobbiamo scolpire nel nostro Cuore per avere a portata di mano la chiave per aprire le porte di stanze che si faranno più faticose con il trascorrere dei mesi.
È una sera speciale. Guardate in alto e ricordate questa unione.
La Cabala
Cabala, Astrologia e Tarocchi sono antiche lingue di conoscenza. Nell’albero delle Sephirot della Cabala, Giove e Venere sono uniti da un sentiero abbinato all’arcano dei Tarocchi de La Forza.
La Forza è l’arcano della visione bifocale, della capacità di guardare agli eventi della nostra Vita da due punti di vista diversi. Quello dell’Anima e del suo progetto, senza limiti di tempo e di spazio, e quello della personalità, esecutrice del progetto, con tutti i limiti di tempo e spazio che la materia ci porta. Una visione alla portata delle coscienze più lavorate. Per le altre coscienze, la costante sensazione di una contraddizione di fondo alla quale non si riesce a dare nome e che, in qualche modo, è necessario sostenere.
Sia Venere che Giove sono uniti al Sole, sfera centrale dell’albero, da altri due sentieri che corrispondono a La Ruota della fortuna per Venere e alla Giustizia per Giove.
Che questi sentieri, e la posizione delle stelle nel cielo, siano una chiave di comprensione?
La personalità e i nostri corpi fisico, emotivo e mentale, sono il mezzo attraverso il quale il Sole irradia la sua luce e il suo calore. La relazione tra Sole e Venere permette che questo avvenga. È Venere, e l’energia che dentro di noi manifesta, che si occupa di mantenere attiva la relazione con l’altro. La presenza della Ruota ci ricorda la ciclicità di questo movimento (amiamoci nella nostra difficoltà di credere) e la necessità di lavorare per modificare gli schemi che ci impediscono di irradiare sempre più consapevolmente.
Tra Giove e Sole il dialogo è più raffinato. Giove è il centro di coscienza animico e il Sole veicola attraverso di esso contenuti dell’Anima da elaborare e far scendere nei piani della personalità. La Giustizia governa questa relazione producendo una continua tensione, e necessità di scelta, tra i contenuti elaborati e quelli originali. La Giustizia dei Tarocchi è una giustizia soggettiva, frutto della nostra esperienza e del sentire del Cuore. Uno spazio di Amore condizionato, ma continuamente in divenire.
Il senso
In questo dialogo che si palesa tra stelle e Tarocchi, mi arriva il senso della nostra esistenza dalla prospettiva dell’Amore.
L’accettazione del movimento ondulatorio necessario per il nostro cammino sulla Terra. La consapevolezza della continua alternanza degli stati interiori nel desiderio profondo di sperimentare punti di equilibrio possibile tra il desiderio dell’Amore e la paura di aprirsi ad esso. Lo sguardo di Giove su Venere, e l’Amore che emana da ciò che li circonda questa sera, è la fotografia delle nostre alte frequenze della coscienza, tutte informate dall’Amore, che ci guidano in questo cammino.
In una riflessione di qualche mese fa scrivevo questo. L’ho riletto con un’amica proprio ieri sera. E non è stato un caso.
Io sono questo ora ed è il massimo che posso. Anima, regola l’intensità dell’emissione.
Ama il mio limite e la mia forma cosicché io possa essere funzione del tuo progetto, sentendomi adeguata e non frustrata.
E possa veramente sentire nella nostra collaborazione tutto l’Amore della tua accettazione. Possa sentire la fine del tuo giudizio sul mio limite.
Lo so che non sei tu. Ma in questo momento, dove ti vedo immensa ed enorme di fronte a me, ho bisogno che tu ti inginocchi e mi abbracci, facendomi sentire pienamente Amata.
E se tutto questo è troppo razionale, lasciatevi solo lo spazio di alzare gli occhi al cielo e guardare.
Basterà.
Se vuoi saperne di più sugli arcani dei Tarocchi leggi gli articoli su La Forza, La Ruota e La Giustizia.