LA LIBERTÀ COME ESERCIZIO DI RELAZIONE

Libertà nelle Relazioni

LA LIBERTÀ COME ESERCIZIO DI RELAZIONE

Tutto nasce dalla Luna in Acquario di questi giorni, Luna che da agosto ci sollecita su questi temi.

Entrata il 13 ottobre alle 22, uscirà da questo segno domani 16 ottobre alle 5 di mattina. Ieri sera, splendeva tra Giove e Saturno e l’energia che emanava era davvero pazzesca. La riflessione sulla libertà come esercizio di relazione nasce in questi giorni.

Mercoledì ho visto un video del poeta e filosofo Marco Guzzi, La società alveare.

Un video ben argomentato sulla questione della libertà dell’uomo rispetto alla società.

Una visione dell’io trascendente, spirito, libero e individuato contrapposto all’io che risponde agito dal sociale. Io, quest’ultimo, garanzia di una maggiore felicità grazie ad un conformismo radicale basato su dati raccolti dai comportamenti e obiettivi predeterminati.

Una visione agghiacciante che è tale in quanto polarizzata.

I poli sono sempre necessari per scoprire quale può essere il punto di centro nel momento in cui si fanno le proprie valutazioni. Punto di centro che in una psiche integrata è necessariamente un punto di compromesso tra le due opposte posizioni.

Questo video ha scatenato in me una serie di domande.

Che cos’è la libertà?

La prima è stata “Che cos’è la libertà?“.

Grazie ad uno scambio con un caro amico, sono emerse una serie di riflessioni. Quella che più mi ha colpito e che nella sua verità è palese è questa legata a Roberto Assagioli, padre della Psicosintesi.

La libertà è il sentirsi ed essere liberi interiormente da un condizionamento esterno. (e per esterno intendo anche quello della propria personalità nei confronti dell’Io).

Per cui paradossalmente in mancanza di vincoli esterni non si può esperire né sviluppare la propria libertà (psicologica e ontologica).

Roberto Assagioli, Libertà in prigione

http://www.psicosintesi.it/istituto/psicosintesi/bibliografia-psicosintetica/9150

È facile essere liberi in mancanza di regole da rispettare, di confini a cui rispondere, di condizioni di cui tener conto.

La libertà è una qualità flessibile che si muove cercando sempre il miglior compromesso possibile. E so che questa affermazione ha il sapore di una contraddizione nei termini. Ma noi siamo animali sociali oltre che Esseri che hanno scelto un processo di individuazione. E l’abbiamo scelto in una dimensione dove il collettivo ha importanza.

Luna e Saturno congiunti in Acquario

Il 14 ottobre alle 10:52 Luna e Saturno si sono congiunti nel segno dell’Acquario, un segno tradizionalmente legato alla libertà. Ma anche fortemente legato al sociale e al contesto collettivo.

Trovo che questa congiunzione, a pochi giorni dall’entrata in vigore del Green Pass obbligatorio, abbia il sapore di una sollecitazione energetica. Una occasione di metterci davanti ai nostri demoni legati all’esercizio della libertà.

L’aspetto di quadratura con Vesta in Scorpione e Urano in Toro va analizzato nel dettaglio.

Vesta in Scorpione è testualmente l’esperienza dell’aggregazione, del gruppo, colorata da potere e manipolazione, grazie al meccanismo della paura. Urano in Toro si muove contro di essa, rompendo le sicurezze e gli argini che ne giustificano l’esistenza. A questa opposizione si contrappone in quadratura Luna e Saturno, creando un triangolo vistoso e portatore di un significato di mediazione nel vertice.

La Luna in Acquario accoglie il conflitto chiedendoci di restare ancorati al nostro senso di libertà interiore, mentre Saturno in Acquario dirige il movimento di ricerca di equilibrio proponendo soluzioni nuove e alternative.

Sicuramente il dato incontrovertibile è che l’Acquario acquista senso rispetto ad un collettivo di riferimento. Sia che questo agisca come parametro emotivo, magari agganciandosi ad egregore di paura, sia che metta in moto la sua qualità utopica, rompendo vecchi schemi per crearne nuovi di cui ancora non si conosce la forma.

Di conseguenza, un meccanismo necessario a livello planetario, ma ancora di più nell’interiorità di ognuno di noi. Se portiamo questo nel nostro mondo interiore, possiamo riconoscere se l’Acquario ha trovato uno spazio di espressione oppure no. Se ci ha aiutato a generare una terza via rispetto al contesto sociale e legate, o se, invece, ha abdicato a se stesso sciogliendosi nel collettivo, senza assumere una posizione personale.

Posizione che non necessariamente deve essere contrapposta o uguale.

Posizione che deve scaturire da un processo interiore di riflessione, di accettazione delle paure e del cambiamento. Da un processo che tenga conto della relazione con gli altri, senza negare se stessi.

Una sfida enorme, che solo un acuto come quello che stiamo vivendo ci può proporre, dandoci la possibilità di trovare il nostro punto di vista.

Il punto di vista

Tutti sono nel vero. Dipende dal punto di vista

Omraam Mikhaël Aïvanhov
Punti di vista

Non esiste una sola libertà che vale per tutti. Perché risponde al nostro mondo interiore, alle nostre esigenze, al nostro vissuto. Che può essere diametralmente opposto a quello dell’altro. E non per questo lo nega o gli toglie valore.

Per me non è stato facile prendere una decisione di libertà in questo senso.

Il mio Sole in Acquario, coadiuvato da un Sagittario che adora fare come vuole, premeva fortemente per una dimensione di totale mancanza di confini. La mia Luna in Toro mi ha mosso ad alcune considerazioni, nel suo essere così radicata, concreta e pragmatica. A suo modo anche distaccata da tutto ciò che si muove in ambiti di ribellione o contro a prescindere, per il suo bisogno di stabilità.

Ho lasciato che lavorasse, che facesse il suo, facendomi sentire gli altri, le loro ragioni, motivi, problemi, aspettative e ansie. Tutto ciò che ha portato nella loro vita un contributo a fare una determinata scelta.

Lentamente mi sono resa conto di far parte di questo collettivo, composto da tante persone incontrate negli ultimi tempi. Un collettivo fatto di persone che vivono e che si sono assunte la loro parte di responsabilità scegliendo dove stare. Anche rinunciando a qualcosa di sé.

Non credo in un collettivo anestetizzato.

Il livello di coscienza individuale è alto, in movimento e la Luce che arriva sul pianeta pone moltissimi di noi a confronto con i propri demoni interiori. C’è coraggio in giro, voglia di lavorare, di mettersi in gioco. Parlando con gli altri ho sentito i loro Cuori, le loro necessità, e li ho amati per il coraggio che hanno avuto di prendere una posizione. Anche se condizionati da una zona confort. Quanti di noi potrebbero scagliare la prima pietra? Una scelta condizionata è sempre una scelta e va rispettata e le generalizzazioni sono quanto di peggio ci possa essere per non entrare nel rispetto dell’altro e del suo mondo.

La mia libertà nell’esercizio di relazione

Ho sentito che una parte di me, per stare bene, doveva fare i conti con questo collettivo di riferimento. Con la mia posizione rispetto a loro. Ed è stato bello accorgermi che il mio spazio di libertà si ingrandiva in questa consapevolezza. Non rimaneva confinato nelle mie quattro mura dove posso fare quello che voglio.

L’aprirmi all’altro, il confrontarmi, il trasformare quello Scorpione ombra manipolatorio in uno spazio di potere consolidato dall’accettazione di ombre e paure, mi ha permesso di muovermi in una direzione più equilibrata tra le mie parti, così diverse tra loro.

La Luna in Acquario parla di questo. Della possibilità di creare uno spazio emotivo collettivo, dove l’altro entra accolto nella sua diversità e guardato per la sua peculiarità. Sensazioni di libertà emotive proprio nel riconoscimento della libertà emotiva dell’altro.

Luna e Saturno ci parlano anche di madre e padre.

Una madre interiore, la Luna in Acquario che accoglie le diversità con Amore ed apertura riconoscendone il valore. Un padre interiore, Saturno in Acquario, che in quella stessa diversità erge la sua struttura condividendola con gli altri e non come confine separativo.

Il potere di una cooperazione a così alti livelli energetici è una Luce che taglia l’ombra come la Spada sulla sacra di San Michele.

L’individuazione è un processo di espansione della coscienza e ognuno di noi ha diritto ad espanderla nella direzione che sente più congeniale, con tempi e modi che sono più opportuni per se stesso.

Il rispetto di questo spazio di libertà è il rispetto della libertà come principio, come attitudine e come dono.

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