La coscienza Cristica è l’unico spazio possibile.
Tutto il resto, che sintetizzo nella parola ego, muta continuamente.
Una matrix in continuo movimento che condensa, istante dopo istante, le particelle divine, dalle onde di probabilità del nostro spazio di individuazione.
L’Athanor, che contiene i nostri corpi, si presta al gioco delle parti. Parti che si alleano e confliggono su trame che si snodano sullo spazio di esperienza necessario alla consapevolezza.
Se riuscissimo a vedere il movimento, che ci catapulta nel vortice, ci disorienta, ci scuote, ci anima, ci sottomette, ci distrugge e ci ricrea, potremmo accettare la vita come lo spazio del divenire del Cristo in noi.
Fare come se quel centro di coscienza fosse già attivo.
Il Cristo
E da lì osservare, pieni di Amore e Compassione, le nostre parti che operano per la comprensione e la sintesi.
Sentire quello spazio e operare perché Sia, è il senso più alto della nostra scelta di esistere nella dimensione terrena.
Non un loop di azioni inconsapevoli. Bensì una chiara direzione che cavalca il loop come un drago ammaestrato.
Per farci trasportare dalla sua intensità verso infiniti universi di realtà esprimibili.
L’intensità che mi attraversa questi giorni trova il suo simbolo nel giorno del solstizio.
In questo Zenit che mostra la potenzialità.
Che chiama al desiderio e all’azione nella Luce. Che ci chiede di ricordare chi siamo e perché siamo qui.
Il Cristo che di fronte a me, apre le sue braccia, è il Sole che desidero splenda su di me e su di te.
Dentro di me. E dentro di te.
Buon solstizio.
Chiesa di Montmartre, Paris, 21 giugno 2023