XVI – La Maison Dieu

XVI-La Maison Dieu

Continuiamo il nostro percorso 22 arcani x 22 giorni esplorando il rapporto tra Arcani Maggiori dei Tarocchi di Marsiglia e il Coronavirus con XVI – La Maison Dieu

La Maison Dieu è l’Arcano n. XVI dei Tarocchi di Marsiglia, il secondo. Dopo il guardiano della soglia ci si aprono le porte del Paradiso Terrestre. Qui ritroviamo l’albero della conoscenza del bene e del male e possiamo riconoscere un approccio alla nostra coscienza più integrato.

Così come l’albero contiene tutte le facce della medaglia, anche dentro di noi c’è una conoscenza più ampia degli aspetti delle nostre energie e, grazie al passaggio in Temperanza, possiamo agire con una giusta distanza tra gli opposti e il conseguente apporto energetico.

Oltre ad una maggiore integrazione tra le nostre parti conscie e una apertura al lavoro da fare sulla parte inconscia, qui abbiamo anche una chiara evidenza dell’asse Io/Sé junghiano, dove i personaggi a terra rappresentano l’Ego (scritto con la E maiuscola appositamente) e la corona il Sé che ha preso contatto e controllo del corpo, rappresentato dalla Torre.

La luce illumina dall’alto i nostri tre corpi inferiori e la comunicazione tra le parti produce opportunità, sincronismi, possibilità di espressione del proprio talento.

La comunicazione

Un aspetto della comunicazione che questa carta evidenzia è nel cartiglio. I nomi degli arcani sono scritti nella Langue Vert, detta anche Argot, una lingua criptica il cui significato era conosciuto solo dagli addetti ai lavori. Con questo linguaggio le parole assumono vari significati a seconda dell’intonazione e della cadenza e La Maison Dieu diventa L’Aime e son Dieu a ricordarci il contatto stabilito con il Sé.

In realtà, come dicevamo nella carta XI-La Force, siamo noi stessi ad essere entrati in contatto con la sorgente, come chiaramente ci dirà L’Etoile, in quanto parti in movimento dell’Anima stessa. Il collegamento con Dio avviene tramite l’Anima integrata che, ricordo, fa da intermediario con la Monade.

Questo gioco delle lingue ci richiama all’episodio più conosciuto su questa carta cioè quello della Torre di Babele, dove incontriamo subito una parola cardine di questo archetipo. Il tentativo dei costruttori di raggiungere Dio attraverso una costruzione fisica rappresentò un vero e proprio atto di superbia, che Dio punì impedendo la comunicazione stessa con il dedalo delle lingue. A ricordare che non è quella la Via per tornare a casa. Da lì infatti partì Abramo che è una metafora ampia ed esplicita del nostro vero cammino.

La superbia

XVI-La Maison Dieu
XVI-La Maison Dieu

Ne il XVI-La Maison Dieu il tema della superbia è rilevante. Siamo stati abituati ad evitare di splendere per cultura e religione, come se splendere fosse un peccato.

Gesù, ribelel dal punto di vista dell’indottrinamento e del controllo diceva:

Non si accende una lampada per metterla sotto un secchio, ma piuttosto per metterla in alto, perché faccia luce a tutti quelli che sono nella casa. Così deve risplendere la vostra luce davanti agli uomini, perché vedano il bene che voi fate e ringrazino il Padre vostro che è in cielo.

Matteo 5, 15-16

Richiamando quindi la conoscenza, l’arcano al contrario ci parla di superbia punita, ma non parla di superbia in sè. È chiaro che nella superbia c’è qualcosa che viene usato male e l’Anima deve bloccare l’uso sbagliato se persiste.

Anche l’Anima risponde ad un principio di economicità e tende a farci usare al meglio questa incarnazione, fermandoci quando è necessario.

La superbia è un tema da approfondire. Tutti nasciamo unici e con delle conoscenze da esprimere e mettere a disposizione degli altri. Ma dentro di noi c’è una lotta intestina tra manifestarsi e sentirsi superbi che richiede molta energia e spesso ci porta in azioni di autosabotaggio per evitare troppa luce.

A questo proposito il fatto che ci sia La Papesse in questa colonna non è un caso perché è lei che ci dà la capacità di contenere. Se ho espresso me stesso con le caratteristiche di questo arcano, la gratificazione che ne consegue è giusta e bisogna imparare a contenerla.

Ricevere, in cambio del proprio fare, o essere, permeato dal Cuore, è una qualità da sviluppare.

Talenti

XVI -La Maison Dieu ci chiede di esprimere il nostro fuoco, di esporci, di manifestare i nostri talenti. La parabola dei talenti ce lo dice chiaramente.

E Le Diable ha tutti i diritti di fermarci laddove non siamo pronti a manifestare questa energia personale in maniera così intensa come l’arcano successivo ci dice. Poi, è chiaro ormai, che ciò che succede é che passiamo lo stesso, ma la Maison Dieu si ribalta.

Sul talento, che siete o meno amanti della Pixar, Soul costituisce un concentrato di riflessioni. Tutto il film si fonda sul talento, sullo scopo e sul senso e solo alla fine del film, si raggiunge la consapevolezza che siamo qui per vivere ed esprimerci. E che i talenti fanno parte del potenziale energetico e per questo vanno espressi.

Per cui il talento non è qualcosa che so fare, ma quello che sono. E da questo punto di vista, in quanto unici, tutti siamo talentati.

Il tuo scopo non è la tua scintillaL’ultima casella (la scintilla) si riempie solo quando sei pronta a vivere”. “La vita come mezzo della conoscenza – con questo principio nel cuore si può non soltanto valorosamente, ma perfino gioiosamente vivere e gioiosamente ridere”, come scrisse Nietzsche ne La Gaia Scienza.

Joe Gartner, Soul, Pixar

L’Athanor

Ritorna in questo arcano il forno alchemico, anzi È l’athanor. Quello che Le Diable teneva chiuso mentre ci faceva la domanda se fossimo pronti a trasmutare, qui è aperto e funziona. Abbiamo compreso il meccanismo, possiamo lavorarci consapevolmente assumendoci la responsabilità di quella risalita.

Soprattutto dobbiamo controllare il fuoco del forno filosofico affinché non esploda. E possiamo farlo attraverso la vigilanza e la presenza, due qualità che a questo punto del percorso abbiamo acquisito.

La simbologia dell’athanor ci riporta al corpo che la struttura de La Maison Dieu nella Torre ben rappresenta. Corpo che diventa antenna sensoriale per la comprensione dei segnali, ma anche piena espressione del potere creativo di questa dimensione nella simbolo fallico che la Torre ci porta.

Il principio fallico, maschile, ci riporta alla Volontà necessaria per l’atto di creazione e manifestazione, che in questa colonna del Percorso abbiamo sviluppato nei suoi tre aspetti di Buona, cioè non egoica, (La Papesse), Sapiente, massimo risultato con il minimo sforzo grazie alla saggezza acquisita (L’Hermite) e Forte (La Maison Dieu).

Una Volontà Forte integrata con gli altri aspetti fondamentali dell’Anima che esprime energia e impegno nel percorso di crescita che vivremo fino alla fine della nostra Vita.

Un allenamento che dura per sempre a cui sovrintende Marte, una forza che espelle i parassiti interiori generati dai chakra inferiori, sovrintendendo alla gestione e all’utilizzo degli istinti (tutti utili se ben gestiti). I due personaggi in basso sono i diavoletti liberati, sono due appesi liberati che gioiscono.

Resilienza

C’è tanta vitalità in questo arcano, il fulmine, le palline che fuoriescono, il movimento giocoso dei personaggi. Questo vitalismo permette l’accesso alle risorse che ormai non sono più solo potenziali. Questo accesso lo chiamiamo resilienza e ci parla della capacità di reagire brilllantemente davanti a qualsiasi caduta grazie al contatto con noi stessi.

Questo archetipo ci dà quindi la capacità di affrontare e superare le avversità grazie alla nostra struttura e alla connessione con l’alto, che mi dà fiducia nel risultato e nell’impegno.

Responsabilità

Il fuoco presente ne XVI-La Maison Dieu è quindi un elemento centrale di questa carta. È un fuoco purificatore, attivatore con il quale i parassiti diventano energia da utilizzare. E si attiva quando ci prendiamo la responsabilità della nostra Vita. Quando siamo nel processo di trasmutazione alchemica, e qui possiamo starci sempre se vogliamo.

La responsabilità è l’attitudine a rispondere alle sollecitazioni della vita e qui lo possiamo fare utilizzando la presenza, l’equilibrio e la sicurezza che abbiamo acquisito negli arcani precedenti. D’altra parte a questo grado di connessione con se stessi come si può non agire in maniera responsabile?

Coronavirus

Questa carta, sin dagli esordi, mi ha parlato del Coronavirus. La corona, i pallini che sembrano il virus, la casa nella quale passiamo la maggior parte del nostro tempo. In quest’ottica di opportunità che la carta ci porta sviluppare questa prospettiva rispetto all’evento può regalarci spazi di consapevolezza davvero inaspettati.

Se vuoi ascoltare l’audio della stanza de Le Maison Dieu

Proseguiamo il nostro cammino con L’Etoile. Per iscriverti alla stanza di oggi vai qui

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