XXI – Le Monde

XXI-Le Monde

Eccoci arrivati alla fine (?) del nostro percorso 22 arcani x 22 giorni esplorando il rapporto tra Arcani Maggiori dei Tarocchi di Marsiglia e il Coronavirus con XXI – Le Monde

Ultimo arcano del percorso, espressione di trionfo, successo, raggiungimento, perfezione. Uno dei più amati e anche, a mio avviso, il più difficile da interpretare proprio per la sua posizione. La fine e il trionfo. Quello che tutti desideriamo.

Forse dovremmo riconsiderare il contenuto della parola trionfo. E chiederci che cosa è davvero il successo. Il suo significato dice venire dopo, qualcosa aggiungo io. Non ci sono parametri esterni a definirlo.

Ho successo quando alla fine di un percorso arrivo a ciò che c’è dopo quel percorso, a quel punto che ha stimolato il mio andare. O il mio danzare.

La carta #1

XXI-Le Monde
XXI-Le Monde

La sua forma richiama le iconografie sacre orientali, dove la figura è all’interno di una mandorla, a ricordare nuovamente l’uroboro. Qui non abbiamo un cerchio, bensì un ellisse, punto di incontro di due cerchi perfetti che si chiama vesciva piscis. Un elemento della geometria sacra che contiene tantissimi significati e che, nel suo significato di seme, ci parla della Vita.

E del fatto che l’uomo non è un cerchio perfetto, ma la sintesi di due opposti. Perfetti. L’individuazione è sempre l’incontro di due opposti, una sintonia concreta e sempre in divenire tra IO e Sé.

Gli animali che la circondano sono i 4 evangelisti, ma anche i 4 elementi e i rappresentanti dei segni zodiacali della Croce Fissa, la croce del discepolo. Gli animali sono quelli che trainano il carro dell’Apocalisse della visione di Ezechiele.

In alto, l’angelo é l’Acquario e l’aria mentre l’aquila è simbolo dello Scorpione e dell’acqua. In basso il Leone, simbolo del fuoco e del segno zodiacale del Leone e il Toro, senza aureola, rappresentante della terra e del segno corrispondente.

Quindi qui ci siamo di nuovo dentro, ma la rappresentazione ci parla di qualcuno che dall’Apocalisse è uscito vittorioso.

La carta #2

La figura al centro della corona tende ad essere identificata con un ermafrodita, forse per il precedente arcano che, in molti mazzi, vede il personaggio centrale di un colore celeste ad indicare la sua differenza dagli uomini che lo affiancano. In realtà i tratti femminili sono evidenti e giustificati dai significati esoterici della carta.

Il suo movimento danzante ci dice che questa carta rappresenta la Vita realizzata in una personalità integrata guidata da un Anima che ne ha preso il controllo in uno spirito di collaborazione sempre presente a gestire le parti più ribelli.

La vita la leggiamo nella rappresentazione di un personaggio dentro un utero, con un chiaro richiamo al feto presente ne Le Pendu, carta n. XII, strettamente complementare alla XXI. E ancora nel XXI che diventa II e I cioè la Papessa e il Bateleur.

Il tema de Le Monde come Vita è centrale. Ed è una carta che ci parla della nostra presenza nel mondo

Il movimento

Una carta che ci parla della nostra presenza nel mondo, ma all’interno di uno spazio che ci definisce e ci individua, così che possiamo dire di essere NEL mondo ma non DEL mondo. Perché a questo livello il mondo è esattamente quello che abbiamo dentro.

Ma allora perché specificare che non sono DEL mondo? Non ce ne sarebbe bisogno perché le due entità coinciderebbero e potrei anche sentirmi suo senza esserlo, visto che in qualche modo ne sono il co-creatore.

Questo ci dice chiaramente che anche questa carta è un compimento transitorio. La vita è movimento, è danza, è uroboro. Non c’è un punto d’arrivo che non sia la morte, che è il punto di arrivo di una esperienza di per sé transitoria rispetto all’immortalità dello spirito. E di questo ci parlerà domani LE MAT.

Come funziona il movimento a questo livello?

Il portale

Se guardiamo bene la carta, concentrandoci sullo spazio sotto l’angelo, dove sembra ci sia una mano che tiene una nuvola, riusciremo a vedere la tridimensionalità della carta. Il personaggio si muove verso la corona, non è dentro la corona, bensì si appresta ad entrare all’interno.

Poggia su un lembo di TERRA con il piede destro appoggiandosi bene sulla gamba e tenendo la sinistra, lunare, nella sua posizione naturale, cioè più nascosta. Tiene nella mano sinistra, lunare, la bacchetta magica del Bateleur, cioè il fuoco e nella destra, solare, la sua essenza, ricca della sua esperienza e così avanza.

Ha quindi gli strumenti per muoversi.

Tutte le risorse del Bateleur sviluppate (fino a questo punto) sono nella boccetta che è diventata la moneta, cioè l’energia sulla quale posso contare.

L’acqua e l’aria sono prima del portale. Emozioni e pensieri che possono trattenere dall’avanzare o sostenerlo e poi, passando il portale entro nella terra e nel fuoco, realizzando sulla terra, grazie all’energia, ciò che desidero.

Se ne Le Jugement avevamo visto gli effetti contaminati di una terra bloccata, qui essendo gli stessi elementi in gioco, tutto si amplifica.

Le distorsioni de Le Monde

Tra i significati della carta a rovescio troviamo il blocco dell’avanzare – quindi uno stato passivo che può essere inabilitante – o un egocentrismo che sconfina nella perfezione, punto dolente di questa carta. L’alta frequenza di questa carta crea un range di disequilibrio davvero significativo. E le parole successo e trionfo, disturbano la possibilità di riconoscere l’illusione e la distanza che intercorre con l’anelito che la carta può portare. E la corona può facilmente diventare un confine nel quale mi rifugio o dentro il quale giudico il resto del mondo.

Abbiamo fatto un percorso passo dopo passo, e sappiamo quanto questa carta possa costituire realmente un’ambizione, un sogno, una aspirazione. Il leggerla come una fine ha un suo senso, ma rispetto al significato profondo che l’archetipo esprime, questa fine la porta in un contesto molto più materiale di quello che la carta vuole comunicare.

Istinto del Sé

È l’istinto alla manifestazione del Sé, lo scopo per cui viviamo.

Il Sé è il centro stabile dell’individuo, ma al contempo si manifesta nella personalità in tutte le sue estensioni con i tre corpi, l’inconscio personale, quello collettivo, il transpersonale. L’immagine del Sè è quella di un cerchio dove il centro è dovunque e la periferia sfuma continuamente in tutti gli spazi dove è possibile fare esperienza.

La carta de Le Monde, richiama l’ovoide della psicosintesi, secoli prima della sua formulazione. E non possiamo non meravigliarci di fronte al profondo significato che già allora era offerto alla coscienza. E sempre la psicosintesi ci fornisce una frase simbolo di questo arcano.

IO SONO UN CENTRO DI PURA AUTOCOSCIENZA

Liberi dal dominio delle sub-personalità e delle maschere, come la donna nuda al centro proclama, possiamo utilizzare con grande efficacia il nostro osservatore, potenziato ne Le Jugement dalla doppia XX che lo contraddistingue. E il Bateleur aggiunge quell’inizio che deve esserci in ogni fine.

Il corpo

Ne XX-Le Jugement i corpi sono in primo piano, come in tutte le carte di questa fila del Cielo. Più si va in alto e più il corpo si libera e diventa importante, sottolineando il valore del veicolo dell’incarnazione.

Tutta questa nudità è anche un inno alla Vita, attraverso l’indicazione, neanche troppo sottesa, di una unione estatica tra l’Io e il Sé. L’abbinamento tra La Maison Dieu e Le Monde come organi genitali dell’Anima è particolarmente efficace per sostenere il messaggio di un desiderio che attraverso l’uomo deve penetrare la materia per realizzare il frutto.

Bisogna fare l’amore con la vita e non c’è un antisettico più potente di questa prospettiva interpretativa contro la paranoia agnostica del dualismo dove spirito e materia sono divisi.

Emanuele

Se vuoi ascoltare l’audio della stanza de Le Monde

Concludiamo il nostro cammino, il giorno del Lunedì dell’Angelo, con Le Mat.

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